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RECENSIONE
Quanti sono i pensieri formulati nella nostra testa ogni giorno? E quante storie potrebbero diventare specchio di alcuni momenti della nostra vita?
Nelle pagine di “Nella mia testa” del regista e autore Nicola Conversa abbiamo la possibilità di perderci, come fossimo trascinati dal desiderio di scoprire quel gusto quasi dimenticato di alcune emozioni, nei trentatré racconti scritti con quella buona dose di ironia e quel pizzico di immaginazione e tenerezza che sanno ben confondersi con la realtà e che portano quella firma indistinguibile dello stesso autore. Il giovane Nicola è riuscito, in ogni racconto, a liberare sensazioni, osservazioni e aneddoti aprendo uno spiraglio ad ogni tipologia di lettore.
Può un vecchio gioco dell’autore, di inventare storie con il proprio nonno, compiere un piccolo miracolo? La risposta la si trova nell’uso delle parole che lasciano una traccia tra le righe di questa raccolta di immagini consapevoli di custodire i sorrisi e le lacrime di chi cerca più tempo, di chi ha smesso di aspettare che sia la gente a cambiare, di chi ha imparato ad accettarsi, di chi ha trovato il momento giusto per compiere un passo importante o di chi ha saputo riaprire i propri occhi all’amore che sa costruire, ferire e rinascere.
Sono racconti che diventano pennellate di colore, dalle sfumature più delicate o più intense e che non perdono tempo a riempire gli spazi bianchi di chi sta cercando di ascoltare se stesso, di chi nei momenti più complicati ha in mente le parole di un amico o di chi immagina un’altra storia, un nuovo punto di vista osservando un perfetto sconosciuto incrociato per caso.
Sono storie che parlano al cuore e che trovi come post-it in ogni luogo: sul cartello di una fermata, in un posto a sedere su un’autobus, nel volo di un gabbiano, su una spiaggia, nella luce di una piccola fiamma, in un colore, in una stazione, in un numero, su una strada sempre percorsa o attraversata per la prima volta, negli occhi di chi sa raccontare anche col silenzio o in una voce o uno sguardo che possono cambiare tutto.
E poi comprendi, nel sfogliare l’ultima pagina di questo libro, come il ricordo di qualcuno che non c’è più ha ancora oggi la forza di restare ancorato alla tua vita donandoti la possibilità, anche dopo tanto tempo, di connetterti con chi ha scelto di seguirti per amore, amicizia, stima, semplice conoscenza o curiosità.
E questo è parte di un miracolo che può portare con sé ogni buona parola.
Filippo Gigante | www.filippogigante.it
L' AUTORE
Nicola Conversa è regista e autore, classe 1989. Il suo cortometraggio, Mezzanotte Zero Zero, conquista la cinquina finalista dei David di Donatello 2018. A 28 anni, con School Hacks, diventa tra i più giovani registi italiani a dirigere una serie tv internazionale. Da allora la carriera di Nicola non si è più fermata, continuando a scrivere e dirigere cortometraggi, spot e serie tv per i principali broadcaster a livello mondiale. Il suo primo libro Nella mia testa, rappresenta al meglio quella linea sottile tra immaginazione e realtà che caratterizza da sempre il suo modo di raccontare.
CORTOMETRAGGI TRATTI DA "NELLA MIA TESTA
MEZZANOTTE ZERO ZERO
Regista: Nicola Conversa
Musica composta da: Andrea Stocchino
Candidature: David di Donatello per il miglior cortometraggio
IL ROSSO
NUMERI