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BERTOLT

di Jacques Goldstyn

 

 

 

Editore: Lupo Guido

Anno edizione: 2020

 

 

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RECENSIONE

 

Sono nella scuola a due passi da casa mia. Son venuto a lasciare alcuni oggetti smarriti, nel parco vicino, da qualche bambino un po' distratto.  All'ufficio "Oggetti Smarriti" della scuola trovo il piccolo Bertolt tutto indaffarato nel cercare un guanto rosso nello scatolone pieno di altri guanti, cappelli e altre cosine in lana. Lo ha perso nella neve questa mattina. Me l'ho conferma proprio lui diventando tutto rosso sul viso. Il suo guanto sarà certamente finito in una delle sue bombolose palle di neve che a lui piace far rotolare sul marciapiede o su qualche campo vicino. Provo ad aiutarlo nel cercare un guanto simile, ma siamo un pochino sfortunati e ne scegliamo uno verde. Un altro colore, ma non importa. Nessuno può ridere su questa scelta bislacca e se qualcuno lo fa non avrà sicuramente tanta immaginazione! Bertolt ama fare tante cose da solo. Gli piace quel po' di indipendenza mentre prepara una torta di mele (la mia preferita), andare a pesca, giocare a scacchi e fare escursioni al buio (attività che non condivido!), ma tra le tante cose la sua preferita è l'arrampicarsi sul suo bellissimo e maestoso albero. E indovinate come lo ha chiamato? Bertolt! Proprio come lui e non sapete come vuole bene al suo compagno verde. È una quercia che avrà almeno cinquecento anni e per il nostro piccolo amico è come giocare con una grande amica di cui conosce tutto e di più: ogni foglia vecchia e nuova, ogni ramo... e quando arriva la primavera è bello poter arrivare in alto e osservare da lontano tutta la vita del paese! Il piccolo e curioso Bertolt conosce anche tutti gli ospiti e i coinquilini che si nascondono, vivono o semplicemente fanno visita tra i grandi rami. Durante il periodo più freddo dell'anno, però, Bertolt è più triste... Lo vedi con lo sguardo fisso puntato sui rami secchi del suo albero. La quercia sembra fermarsi e spogliarsi di tutto. Pare morta, ma non è come quando può accadere ad un gatto o un uccellino. Qui è diverso e anche se so, che ogni anno che passa è sempre lì pronto a trovare una soluzione, oggi gli sono andato incontro e l'ho accarezzato sul suo copricapo a forma di ghianda, cercando di trasmettergli un po' di coraggio, perchè si ha sempre bisogno di un po' di sostegno anche quando sai già come potrebbero andare le cose. L'albero Bertolt ha un compagno fidato e sa sempre come fare la sua bella figura, perchè in quei rami spogli circola la linfa più buona di tutte: l'Amore che anche dopo qualsiasi morte, dura per sempre.

 

Si è fatto tardi anche oggi. Lascio Bertolt abbracciato alla sua bella quercia. Entrambi sanno sempre come cavarsela se pur diversi per natura. E soli non lo sono e non lo saranno mai, finchè respireremo un po' di quella poesia che da' anima alle piccole storie come questa.

 

 

 

 

Filippo Gigante | www.filippogigante.it

 

 

 

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L'AUTORE

 

 

Jacques Goldstyn è nato e cresciuto a Montreal. Ha imparato a disegnare da suo padre e da allora ha sempre disegnato. Ogni singolo giorno. Poi si mise a studiare seriamente, divenne geologo e andò a lavorare nelle miniere d'oro di Abitibi e nell'industria petrolifera in Alberta. Fino a quando, un giorno, ha ricominciato a disegnare di nuovo...

Ora disegna cartoni animati, si occupa di riviste scientifiche per ragazzi nel Canada francese. Scrive e illustra anche storie per bambini dai 6 ai 106 anni. Adora correre, fare escursioni e arrampicarsi sugli alberi e non ha mai smesso di collezionare sassi dall'aspetto bizzarro.

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